sabato 28 luglio 2012

Una giornata al Parco Acquatico - 5 parte

seguito di : "4 parte - Piscina a onde"

*** KAMIKAZE ***

Do un morso alla michetta
poi uno sguardo alla lancetta

Della bibita solo un sorso
e il meriggio ormai è trascorso

Mi etichetto troppo audace
ora voglio un pò di pace

E sdraiarmi sul lettino
per godermi un riposino

Ma è proprio fatta apposta
dell'amico la proposta

Una sfida da ardimentosi
"sai sti scivoli son noiosi !"

E la voglia è risaputo
è da tempo che ho perduto

Ma se provo a rifiutarmi
sarà pronto a sbeffeggiarmi

Quindi infilo la ciabatta
e mi avvio alla disfatta

Con la gioia ed il sorriso
di un lutto improvviso

A "rialzare" poi il morale
altra coda infernale

Ma ormai non fa più effetto
mi rassegno e lo accetto

Per distrarmi guardo in alto
non ci credo e non mi esalto

Lassù in cima in evidenza
è fissata la partenza

Di uno scivolo che vanta
la pendenza sul sessanta

La salita sulle scale
ha un senso di sacrale

Prima della dipartita
ho un flashback della mia vita

Forse sono esagerato
ma il timore è esasperato

Perchè tanta è la paura
sarò pronto all'avventura ?

Ho l'ok, posso andare
non è tempo d'indugiare

Braccia e gambe sono tese
incrociate e ben distese

La figura si è composta
assomiglio a una supposta

Più veloce della luce
oltre il suono si deduce

La discesa è cominciata
sono un missile in picchiata

Ho l'adrenalina a mille
e la pelle fa scintille

Quando sfrega contro il bordo
e la lingua poi mi mordo

Perchè teso son pochino
come corda di violino

Poi gli spruzzi dalle braccia
mi colpiscono la faccia

Troppo forti e troppo intensi
quasi da perdere i sensi

Or trattengo il respiro
fino al termine del giro

Che non sembra mai finire
e mi sento di svenire

Ma il contorno si trasforma
e gli aloni prendon forma

E' un segno promettente
si distingue anche la gente

La pendenza è terminata
ora ha inizio la frenata

Lungo un tratto pianeggiante
dove l'acqua è più abbondante

Non ci credo: "sono fermo !"
apro gli occhi e lo confermo

Gaudio, gioia e contettezza
mi rialzo con scioltezza

Passo poi in gran parata
tra la gente assiepata

Che con grande mio stupore
mi sghignazza con clamore

Non capisco e mi vergogno
di un aiuto ho bisogno

Dall'amico ho poi conforto
e il motivo per cui è insorto

Il suo sguardo lo riassume
tutta colpa del costume

Che alla massima velocità
si è infilato proprio là

E le chiappe bianche al vento
han portato godimento

Poi con fare indispettito
infilando le infradito

Mi ricopro le pudenda
così ha fine la faccenda

a seguire : "6 parte - Uscita"

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