mercoledì 10 agosto 2011

Riflessioni di un arbitro ... presunto

Sono un arbitro presunto
non so come mi hanno assunto

Quindi salgo in postazione
sopra il mio seggiolone

Da quassù tutto governo
il mio dictat è eterno

Sono quasi onnipotente
tutto posso sulla gente

Col fischietto tra i denti
addormento anche i serpenti

Poi mi sveglio all'improvviso
e già tutto è deciso

Tutti stanno ad aspettare
che io inizi ad arbitrare

Dunque orsù apriam le danze
di vittoria le speranze

Lancio un fischio roboante
e si inizia all'istante

Tengo alta l'attenzione
sguardo fisso sul pallone

Dove cade, chi lo prende
tra chi attacca e chi difende

Riga, nastro, fallo a rete
niente sfugge e lo sapete

Sono un arbitro presunto
anche quando fischio il punto

La partita scorre e va
la mia mente non si sa

Tra time-out e cambi campo
sono attento anche all'inciampo

"Dai scaletta non mi tradire
non vorrei far divertire"

Sono un arbitro presunto
e il tramonto è sopraggiunto

La partita è ormai finita
e la folla si è smaltita

Lo strumento, il fischietto
lo ripongo in armadietto

Io lo scopo l'ho raggiunto
sono un arbitro presunto

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